The Felix Diary

#FelixInLove: 50 Sfumature di narcisista

Narcisista

Oggi analizziamo il profilo del Ghoster Narcisista e approfondiamo il discorso sui miei due Fanta-Amici Mister G e Psico. Nel capitolo precedente infatti, vi ho parlato del fenomeno del ghosting, come riconoscerlo e affrontarlo.

Leggi anche “Ghosting”

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Il Ghoster Narcisista

narcisisti, sono più predisposte di altre a mettere in atto questa pratica dello sparire. Fanno parte di questa categoria di persone (uomini e donne) coloro che:

  • manifestano un egocentrismo patologico
  • hanno difficoltà a mostrare empatia
  • ricercano continuamente l’ammirazione da parte degli altri
  • sono ipersensibili alle critiche
  • fanno fatica a mostrare rimorso e gratitudine.
  • danno priorità assoluta alla realizzazione personale 
  • nei rapporti manifestano un atteggiamento ambivalente, oscillando tra totale coinvolgimento ed estrema freddezza.

Le persone che spariscono hanno difficoltà a giustificare il fatto di sentirsi inadeguati in una relazione che sta assumendo un significato importante. Immaginiamo un legame che cresce, e che arriva a un punto oltre il quale “deve” evolversi (“lascia o raddoppia?”): può accadere che il Ghost-Narciso non riesca più a sostenere la parte che ha recitato sino ad allora. Ovviamente in questo discorso escludo le prese in giro intenzionali, mi riferisco a comportamenti inconsapevoli.

Il fuggitivoquando deve fare sul serio, non riesce più a rispondere alle aspettative che lui stesso ha creato, con frasi tipo “non ti farò mai del male” “ci tengo a te, voglio fare sul serio”. Non sapendo come spiegare il mancato mantenimento delle sue promesse, preferisce dileguarsi.

ghoster decidono di annullare, sminuire o negare la relazione, come se fosse una irreale, mai esistita veramente.

È molto probabile che chi sparisce metta in scena inconsapevolmente un comportamento evitante che lui stesso ha subito in infanzia in famiglia. Per esempio, può aver avuto dei genitori che non mantenevano le promesse fatte, o lo lasciavano solo senza un perché. Ipotizziamo, quindi, un bimbo che, per farsi accettare da genitori sfuggenti, ha dovuto fingere continuamente di essere come desideravano che fosse.

Tutte queste ferite, possono poi da adulti tradursi in una inconscia vendetta, operata però sugli altri. Quasi mai il ghoster è arrabbiato concretamente con la persona che decide di cancellare in quel momento e con cui, per assurdo, ha instaurato un rapporto positivo! Ma la sua è una rabbia che proviene dal profondo, e così sposta sul malcapitato problemi non risolti, in un meccanismo di proiezione.

Narcisista

I segnali del Narcisista Mister G.

Mister G ha molti di questi “sintomi”. Anzi, analizzando una per una le caratteristiche del narcisista, mi vengono in mente un sacco di esempi calzanti.

E’ un “uomo business“, sempre impegnato o in viaggio. Oltre a sparire, o tirarsi indietro con la “scusa” del lavoro, mi ha spesso detto di non essere alla mia altezza. Ogni tanto sparava discorsi assurdi tipo: “Non sono alla tua altezza, non sono alla moda, sono un tricheco spiaggiato…“. Cose non vere, da insicuro, che non è. Il Narcisista che è in lui, vuole sentirsi rassicurato e ricevere i complimenti: vuole sentirsi dire che è figo e ti piace. In altri momenti ti dice cose tipo: “vedi, allora sono un bel bocconcino” oppure “ti farò un buon prezzo” (alludendo al fatto che le donne debbano addirittura pagarlo per avere a che fare con lui). Insomma oscilla tra deliri di puro egocentrismo e presunzione, a crisi di auto-stima cosmica. A volte tutto nel giro di pochi minuti. Per questo mi fa tenerezza e rabbia al contempo.

Capite non è il classico stronzo o cattivo, pieno di se, che si vanta. Lui si smonta da solo anche in modo buffo. Come fai a essere seriosa con lui? Mi fa tenerezza perché capisco che c’è qualcosa che non va, avverto confusione interiore e vorrei farlo stare bene. Mi fa rabbia perché nascondendosi dietro ad atteggiamenti “arroganti” e provocatori, alza una barriera e non me lo permette. Anzi, mi fa passare per una pazza che si fa i film.

Una volta era lui a rassicurarmi e farmi sentire speciale con frasi carine e tanti piccoli silenziosi gesti. Ha elogiato il mio lavoro, mi ha seguita ovunque, mi ha dato massima disponibilità di azione ed espressione. Non me lo aspettavo, non lo chiedevo, ma veniva da lui spontaneamente. Un giorno l’ho ringraziato per una mancia inaspettata, e lui mi ha risposto: “sono sicuro che il tuo lavoro valga più di quello che chiedi“. Ecco, colpita e affondata.

Peccato che a Mister G piaccia tremendamente il ruolo del corteggiato e rincorso dalle signorine. É “sensibile al fascino femminile”, però non si concede. O meglio, si concede molto volentieri, ma solo per un’avventura di una notte, senza risvolti sentimentali e amorosi. É molto “lasciatemi stare“. Però ha tutta una serie di sue fantasie su di me, irritanti quanto intriganti. Spesso lui vuole farmi sapere che è pieno di signorine che lo corteggiano (e stressano). E io che penso cose tipo: “Fanculo tu, e le tue signorine!” oppure “se aspetti me che ti corteggio…stai fresco!”. Io sono un’orgogliosa e un po’ all’antica nelle dinamiche uomo/donna.

Ha un atteggiamento ambiguo, oscilla tra interesse ed entusiasmo, e totale freddezza e distacco. A volte è lui a cercare un avvicinamento o di affrontare certi discorsi. Comunque butta il sasso e nasconde la mano. Non ho mai capito cosa volesse davvero. Non so se, quando mi racconta i suoi aneddoti, in realtà fa riferimenti a noi o mi lancia dei messaggi tra le righe. E’ come se lui facesse di tutto per attirarti a se, e quando tu gli vai incontro, ti scansa, alza un muro. Siamo come due calamite che si attraggono e si respingono continuamente. Non possiamo stare troppo vicini, prendiamo fuoco. Lunga storia… approfondiremo il discorso nei prossimi articoli.

Anche negare che una cosa sia mai successa, è una sua nuova abitudine. Finge di essere totalmente rincoglionito (scusate, uso i suoi termini) piuttosto che ammettere di ricordare e dare valore ad una situazione. Per dirlo con le parole di mia madre napoletana: “Fa lo scemo per non andare in guerra“. Ma quando vuole ha una memoria da elefante! Ad esempio, si ricorda del posto più anonimo in cui ho lavorato e in cui è venuto una sola volta (la prima volta non si scorda mai eh??). Però dice di non ricordare cose molto più importanti.

Quando sottolineo le cose belle che ha fatto o detto nei miei confronti, lui finge di non averne memoria (impossibile) e sminuisce. Non so perché, vuole cancellare il passato, remoto o recente che sia. Ma non lo fa solo con me. Spesso parla in maniera scocciata anche di persone e situazioni esterne (pseudo fidanzate, parenti, ecc…), come se gli dessero fastidio o non ci tenesse. Ma so che non è così. Anche quando una cosa o una persona gli piace, non da soddisfazione e minimizza.

Non so più quando è serio e sincero e quando mi sta perculando. Quando gli ho chiesto spiegazioni del suo “sparire” mi diceva “non è colpa tua, perché dovrei avercela con te? Anzi tu sei meravigliosa”. Cazzo, questa è proprio una frase e dinamica tra potenziali fidanzati. Suona come “ti lascio perché ti amo troppo”. Invece, in tutto questo, la cosa “divertente” è che tra noi non c’è mai stato nulla di sentimentale o fisico. Neanche un abbraccio o un bacio. Lui, pur avendo l’occasione di restare soli, non mi ha mai sfiorato con un dito.

Mister G. è sempre stato molto rispettoso. Inizialmente questa cosa mi ha mandato fuori di testa, in positivo. L’ho idealizzato, è diventato un modello, un mito, un eroe! Purtroppo sono abituata ad avere continuamente a che fare, in tutti i contesti, con un sacco di uomini volgari, maniaci, che ci provano spudoratamente anche quando gli dico che sono impegnata e non interessata. Conoscere lui, così gentile, elegante, signorile nei modi, ha fatto nascere in me un forte sentimento di stima e fiducia. Questa cosa l’ho detta anche a lui più volte. Forse non dovevo, l’ho spaventato e caricato delle mie aspettative.

Quando, dopo anni, mi ha proposto una botta e via, son rimasta stupita. Non tanto per il fatto che potesse provare attrazione (Ma dai?? Alleluja!). Ma che pur provandola, di persona dimostrava l’esatto contrario. Non si avvicinava minimamente, mi teneva debitamente a distanza. Negli anni ho pensato di tutto, dal “che ragazzo rispettoso, un signore!”, “caspita che bravo, ha un auto-controllo incredibile”, “non gli piaccio” “sarà gay?”.

Fondamentalmente Mister G difende con i denti la sua libertà e il suo status di single, per potersi fare i cazzi suoi (sesso, viaggi, ecc…) senza sensi di colpa. Fantastico, scelta legittima e anche condivisibile, ma allora io cosa c’entro? Perché mi vive come un problema? Le risposte sono molteplici: improvvisamente non mi sopporta, oppure pensa che sono innamorata di lui e non vuole farmi soffrire (può essere) o ancora lui ha paura di lasciarsi andare e magari incasinarsi la vita. Ha paura di innamorarsi e dover rinunciare alla sua libertà, indipendenza e al suo equilibrio perfetto difficilmente conquistato (può essere…).

Giuro, non ho mai visto una roba così! Se potesse, mi lancerebbe più lontano possibile con una fionda. Ma dopo un po’ mi verrebbe a cercare e chiederebbe “come stai?“. Un legame indescrivibile, sottile come un capello, ma molto difficile da spezzare. Neanche noi lo ammettiamo. Ne tra di noi, e nemmeno a noi sessi probabilmente. Forse perché siamo simili, strani e molto complicati. Sicuramente contorti. E divertenti. Avete presente Bulma e Vegeta di Dragon Ball? Lui è in apparenza il cattivone scorbutico e rognoso… lei è un ciclone: testarda, allegra, passionale. Sappiamo tutti come va a finire la storia: il finto cattivo, diventa buono.

narcisista in love
Sono pazza di questa coppia

Potrei scrivere un libro intero su di lui e sul nostro stranissimo rapporto, ma meglio rimandare, e proseguire con l’altro Ghoster della storia.

Leggi anche: “Vita da influencer” (prossimamente).

I segnali del Narcisista Psico-Therapist

Anche Psico-Therapist rientra nel Ghoster (mosting). Anche lui sparisce o ti da buca con la scusa del lavoro. A differenza di Mister G, Psico-Therapist è dolce e abbastanza “romantico”. Ogni tot ha bisogno di vederti, di sentirti, di invitarti a pranzo e parlare di persona.

Lui si espone, rischia, si sbilancia tantissimo. Di sua spontanea iniziativa, ti dice chiaramente (ti fa credere) di tenerci davvero a te, di non volerti perdere, di pensarti tanto. Detesta passare per lo stronzo o il cattivo. Si giustifica, studiando come recuperare le situazioni. Psico-Therapist è il classico uomo che ha a casa la sua famigliola perfetta, la moglie che non ama più e sogna di evadere con la donna dei suoi sogni che ahimè ha incontrato troppo tardi.

Sei una donna con la D maiuscola…” “Vorrei avere una bacchetta magica e averti conosciuta 15 anni fa…” sono solo alcune delle frasi che mi ha scritto. Bello lanciato vero? Questo è il suo pregio, lo definirei un impulsivo relativo (ho coniato questa definizione ora dal nulla, vi piace?): cavalca l’onda delle sue emozioni, esprime i suoi sentimenti e poi si pente. Bisogna capire se è sincero o meno. Ma, in ogni caso, le bacchette magiche non esistono.

Oltre all’attrazione, Psico manifesta profonda stima e desiderio di non deludermi. Si sforza di farmi piacere, di dimostrarmi la sua sincerità e buona fede. Bisogna capire se lo fa, da bravo Narcisista, per tenermi buona o perché lo sente davvero. Ovviamente viste le sue sparizioni, sono diffidente e indotta a pensare che reciti una parte che a un certo punto non riesce più a sostenere. In fondo, per un giro in giostra, gli uomini sono capaci di tutto. Il tempo delle mele, dove per ingenuità e inesperienza, mi bevevo la qualunque, è passato da quel dì…

Anche tra noi la situazione è chiara, siamo entrambi impegnati e non c’è più possibilità di altro se non un’amicizia. E allora, qual’è il problema???? Ah si… non gli basta l’amicizia. Se mi vede non riesce a non desiderare di più. D’altronde quando una è irresistibile!!! (Secchiate di auto-ironia misto a letame e sarcasmo).

Altro bel Narcisista, che ti vuole nella sua vita come e quando gli pare a lui. Non ci siamo.

Però lui almeno è un narcisista che le situazioni le affronta! Con i suoi tempi, biblici (in media 6 mesetti), si guarda dentro e di sua iniziativa, prima o poi, partorisce e ti fornisce una motivazione ai suoi comportamenti. E’ un narcisista che, stranamente, quando sbaglia, spesso, lo ammette e si scusa. Ma poi, sparisce di nuovo. Come rovinare un rapporto e azzerare tutto il buono che si costruisce. Bah…

Cosa ho capito?

Improvvisamente, studiando la psicologia del ghoster e del narcisista, mi sono resa conto di averne incontrati molti nella mia vita e di essermene spesso innamorata. Ho anche capito che mi porto dietro una serie di dinamiche ricorrenti, che il buddismo chiamerebbe tendenze karmiche.

Sono attratta da uomini apparentemente estroversi, brillanti, teoricamente molto più forti e sicuri di me. Un uomo così solitamente è un narcisista o un egoista patologico. Ovviamente c’è un motivo per cui ricerco un punto di riferimento maschile di un certo tipo, e ve ne parlerò nei prossimi capitoli.

Ho capito anche che sono un’inguaribile romantica e ottimista. Voglio sempre vedere il lato nobile e buono delle persone. Invece, anche chi in apparenza si dimostra intelligente o fa gesti gentili e galanti, può non essere un uomo interessato o serio. Insomma, devo mettermi in testa che, una rondine non fa primavera… neanche 100 rondini a quanto pare!

Ma tanto non è davvero importante come ci percepiscono gli altri. Siamo noi a dover capire in primis chi siamo e cosa vogliamo veramente. Siamo noi a guardarci allo specchio la mattina e a doverci riconoscere. Sempre noi a dover fare i conti con noi stessi.

Leggi anche: “Tutti gli uomini della mia vita” (Prossimamente).

Maria Felice Romagnolo

Maria Felice Romagnolo

FOUNDER & DIRECTOR
Maria Felice Romagnolo (La Felix), 38 anni, Blogger/Youtuber, Make up Artist e Tutor del Benessere certificata di Milano. Libera professionista freelance, lavora come truccatrice per matrimoni, servizi fotografici, eventi e corsi di trucco. Specializzata in terapie naturali e alternative (massoterapia e consulenza antistress, integrazione alimentare, aroma-cromoterapia, ecc...ecc...). Lavora da 19 anni nei settori marketing, comunicazione ed editoria.

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12 commenti

  1. “Sono attratta da uomini apparentemente estroversi, brillanti, teoricamente molto più forti e sicuri di me.
    Un uomo così solitamente è un narcisista o un egoista patologico. Ovviamente c’è un motivo per cui ricerco un punto di riferimento maschile di un certo tipo”

    L’importante è essere usciti dal tunnel! 😆

  2. Che bello, non vedevo l’ora uscisse la seconda puntata! Ovviamente scritta benissimo come la prima. Sei riuscita ad analizzare una situazione personale con completezza e lucidità, ma al tempo stesso anche tanta empatia… Bravissima! E bravissima anche per esserti esposta così, cosa non semplice.
    Ci sono tantissimi spunti di riflessione in questo articolo. Il primo, quello che forse mi colpisce maggiormente, è legato all’importanza di fare un lavoro psicologico-emotivo su se stessi per lasciarsi indietro i traumi del passato (che tutti abbiamo in misura più o meno forte) ed evitare così effetti collaterali spiacevoli, soprattutto nei confronti di chi ci sta intorno. Cosa non semplice, ma evidentemente necessaria per evitare di proiettare sugli altri degli atteggiamenti legati alle nostre paure e insicurezze.
    La seconda riflessione è legata al fatto che capisco che tu debba sentirti istintivamente desiderosa di aiutare Mister G., perché dal suo comportamento si percepisce effettivamente un disagio molto profondo. In questo senso personalmente lo giustifico molto di più di Psico, che invece mi sembra molto più furbo! Mi spiego: mentre Mister G. sembra palesemente bloccato e in difficoltà, Psico mi sembra proprio uno che avrebbe tutti i mezzi per comportarsi bene ma non lo fa. Insomma, gli do decisamente meno attenuanti!
    In generale però la cosa più importante è riconoscere un pattern nell’attrazione nei confronti di certi uomini e analizzarlo per poterne individuare le cause così da arrivare a risolverlo. Ma soprattutto, forse, accettare che non possiamo salvare chi non vuole essere salvato e usare quelle energie per aiutare chi il nostro supporto dimostra di volerlo e meritarlo davvero 😉 <3

  3. sono rimasta molto colpita da questo concetto: la trasformazione delle ferite in vendetta.
    una grande verità anche se triste

  4. Penso di averne conosciuti anch’io qualcuno di questi narcisisti, ma solitamente queste persone finiscono per allontanare le persone che gli stanno accanto, almeno fino a quando non si rendono conto che debbono cambiare . Un saluto, Daniela.

  5. Uomini così ne conosco moltissimi. In genere sono un po’ diffidente, non mi illudo e vedo che non è un male. Non so se dipende dalla mia Venere molto concreta ma non mi fermo alle parole. Se alle parole non corrispondono i fatti non gli do retta. E ho perso la sindrome della crocerossina. Perché lo devo aiutare? Per farlo sentire importante? E purtroppo, so anche cosa dicono delle donne che credono in loro e li aiutano. E non sono per niente belle parole.

  6. Ma è solo una mia impressione o questi generi di uomini sono sempre più diffusi tra l’umanità? Risultato di una società che ha perso la retta via o semplicemente ci sono sempre stati e solo ora hanno il coraggio di farsi avanti?

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